Gian Piero de Bellis
Aspettative, occasioni, scenari
(Novembre 2013)
Uno dei temi delle scienze biologiche e umane su cui maggiormente si è acceso il dibattito, anche in tempi abbastanza recenti, è se l’individuo sia principalmente il prodotto dei geni ereditari oppure dell’ambiente in cui vive. Il dibattito è diventato anche controversia politica con gli uni (i sostenitori della dotazione genetica) a giustificare le disuguaglianze tra gli individui abbandonandosi ad una sorta di fatalistica passività (è tutto nei geni) e gli altri (i sostenitori dell’ambiente) aderendo ad una sorta di ingegneristica mania di potenza (plasmando l’ambiente creeremo l’uomo nuovo).
La realtà sembra essere molto più variegata e meno semplicistica ed è stata
esplicitata dal ricercatore Matt Ridley attraverso la formula Nature
via Nurture, che è anche il titolo di un suo libro di larga diffusione
(2003).
In sostanza, sia i geni che l’ambiente svolgono un ruolo importante nella
formazione dell’essere umano, interagendo tra di loro e, per così dire,
plasmandosi a vicenda. Il capitale genetico viene messo a frutto (o sperperato)
nell’ambiente e attraverso l’ambiente si arricchisce (o degrada) il nostro
capitale genetico.
Vediamo allora quali sono alcuni aspetti molto importanti che concorrono a modellare (positivamente o negativamente) l’essere umano. Qui ne esaminiamo tre:
- le aspettative
- le occasioni
- gli scenari
Le aspettative
Ciò che uno si aspetta da una determinata persona o in una determinata
circostanza contribuisce talvolta a produrre quella specifica realtà. Nell’ambito
delle scienze sociali questo fenomeno è stato caratterizzato con la qualifica
di self-fulfilling prophecy (vedi R.K. Merton, Social Theory
and Social Structure, 1968).
Un esperimento a conferma di ciò è stato condotto a metà degli anni ’60
in una scuola della California. Gli studenti furono sottoposti ad un test
per valutare il loro quoziente intellettuale. Agli insegnanti fu comunicato
che, in base al test, alcuni avrebbero compiuto progressi notevoli nel rendimento
scolastico. Nonostante i dati fossero stati manipolati, coloro che erano
stati (falsamente) indicati come particolarmente promettenti, hanno poi
confermato le attese riposte in loro. In sostanza, gli insegnanti, prefigurando
un brillante risultato da parte di costoro, lo hanno favorito attraverso
il loro atteggiamento positivo (incoraggiamento, apprezzamento, supporto,
ecc.). Questo è stato chiamato l’Effetto Pigmalione (vedi Robert
Rosenthal e Lenore Jacobson).
Le aspettative possono essere anche negative e generare situazioni disastrose.
Merton fa, ad esempio, riferimento a pregiudizi riguardo a neri ed ebrei
(ad es. emarginazione e disprezzo) che contribuiscono a generare comportamenti
da parte dei gruppi emarginati che rafforzano il pregiudizio, in una sorta
di circolo vizioso mentale e comportamentale. Oppure menziona il fatto che,
all’inizio del secolo XX la guerra tra gli stati era considerata da molti
inevitabile e questa attesa si è poi trasformata in realtà, con lo scoppio
della Grande Guerra.
Le occasioni
Un detto molto noto afferma che “l’occasione fa l’uomo ladro”. Si dice
anche “approfittare della situazione” quando si fa riferimento ad una realtà
che provoca o addirittura determina un nostro comportamento. In un famoso
racconto di Somerset Maugham (Rain) un missionario in un’isola
del pacifico cerca di convertire una donna di facili costumi ma, attraverso
la frequentazione assidua, ne viene attratto fisicamente al punto da cedere
alla tentazione della carne. Alla fine si uccide per la vergogna e per il
rimorso. In sostanza, si era posto, in maniera presuntuosa, in una situazione
in cui solo un super-uomo, cioè un essere praticamente inesistente, poteva
resistere alle pulsioni umane. Lo stesso può dirsi per quanto riguarda la
concentrazione di potere. Coloro che, anche in un sistema democratico, si
vedono affidare la gestione di somme enormi di denaro e la fissazione di
regole per tutti, sono, quasi inevitabilmente destinati, dalle circostanze
stesse, ad usare, e quindi abusare, di questo potere. Solo degli esseri
superiori (che non esistono nella realtà) potrebbero resistere alla tentazione
di utilizzare le risorse di tutti a vantaggio proprio e dei propri amici
e sostenitori; e alla attrattiva di promuovere regole (leggi) che privilegino
sé stessi e le proprie consorterie.
L’affermazione che il potere corrompe e che il potere assoluto corrompe
assolutamente non è una invenzione di Lord Acton ma una constatazione chiara
e precisa sulla natura umana e sulle sue determinanti.
Gli scenari
Nel 1982 è comparso, sulla rivista The Atlantic Monthly, un articolo
di James Q. Wilson and George L. Kelling dal titolo Broken
Windows.
La tesi sostenuta era che, se non si corregge subito una condizione ambientale
anche solo minimamente degradata (ad es. una finestra rotta) l’ambiente
è destinato a subire ulteriore e crescente degrado. Un edificio con alcune
finestre rotte che non vengono riparate in tempi brevi, attrae vandali che
inizieranno a rompere altre finestre, a scardinare porte, fino a occupare-vandalizzare
l’intero stabile, compromettendo anche la sicurezza degli abitanti della
zona.
In un altro esperimento, lo psicologo Philip
Zimbardo, abbandonò due auto
senza targa e con un finestrino rotto, in due città, una in una zona a basso
e un’altra in una zona ad alto tenore di vita. In entrambi i casi, pur con
tempi differenti, l’auto venne saccheggiata.
La morale della storia è che lo scenario ambientale in cui ci troviamo
a vivere produce, prima o poi, comportamenti che sono in sintonia con
quello scenario, In un ambiente sporco, non ci facciamo nessun problema
a gettare la carta per terra; in un ambiente lindo e lustro cerchiamo
non solo di non comportarci ma anche di non apparire come sporcaccioni.
Considerazioni generali
Un essere umano per potersi sviluppare dovrebbe quindi poter contare su aspettative-occasioni-scenari che siano favorevoli allo sviluppo. Ciò vuol dire, ad esempio:
- Nutrire aspettative positive per sé stessi e per gli altri dando fiducia-amore-aiuto perché questo è il modo migliore per ricevere fiducia-amore-aiuto.
- Generare occasioni positive per sé stessi e per gli altri nel senso di creare opportunità (di attività, di scambio) che siano benefiche per tutti.
- Costruire scenari (ambienti) positivi nell’ambito dei quali le persone si sentono stimolate a prender parte alla cura e all’ulteriore miglioramento dell’ambiente.
Tutto ciò produrrebbe comportamenti virtuosi che si auto-alimentano e si diffondono invece che circoli viziosi che si insinuano nella mente e nell'animo delle persone e portano al loro degrado e imbarbarimento.
In sostanza, non sono le regole imposte sotto forma di legge o la presenza di un poliziotto con la sua pistola automatica che producono un essere umano civilizzato e una società decente, ma un insieme di aspettative-occasioni-scenari che generano-stimolano-favoriscono comportamenti relazionali profondamente umani.[Home] [Top] [Sussurri & Grida]