Gian Piero de Bellis
Affinità – Complicità - Intimità
(Dicembre 2012)
1. Creatività
Nel suo libro The Act of Creation (1964) Arthur Koestler caratterizza
la creatività come un processo basato sulla associazione di idee appartenenti
a diversi livelli della realtà. A questo riguardo Koestler conia il termine bisociation per
indicare la non convenzionalità delle associazioni. Per l’autore, l’atto della
creazione non produce qualcosa dal nulla ma “svela, seleziona, mescola, combina,
sintetizza fatti, idee, capacità, tecniche, già esistenti.”
Questa è la stessa posizione assunta dai sostenitori della creatività come Remix.
Il Remix si basa sul Copiare – Trasformare – Combinare elementi già esistenti
nella realtà e a cui viene data una nuova forma, un nuovo contenuto, una nuova
funzione e via discorrendo.
Per coloro che fossero interessati al tema vi è il sito web Everything
is a Remix e
la presentazione di Kirby
Ferguson.
2. Amore
Il 25 Giugno del 1967 i Beatles (autori Lennon-McCartney) presentarono
una canzone che sarebbe diventata tra le più famose del loro repertorio:
un messaggio semplice e un ritornello accattivante. Era nata: All you
need is love.
L’amore è uno dei temi universali e uno dei fattori centrali dell’esistenza
umana.
Basti citare il bellissimo verso che chiude l’ultimo cantica della Divina
Commedia:
“l’amor che move il sole e l’altre stelle” (Paradiso, canto 33)
Oppure, alcuni passaggi straordinari dell’Epistola di Paolo ai Corinzi:
“Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi
amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. Se avessi il dono
di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta
la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla.
Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio
corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente.
L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta,
non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio
interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia,
ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni
cosa, sopporta ogni cosa.
L'amore non verrà mai meno.” (Prima Lettera ai Corinzi, 13)
Le qualità alla base di un rapporto d’amore tra due persone, sono state da taluni individuate (ad es. da Roland Barthes, Fragments d'un discours amoureux, 1977) in questi tre aspetti:
- Affinità
- Complicità
- Intimità
3. Remix
Il remix creativo che qui si propone è di applicare i fattori in gioco
in una relazione d’amore tra due persone alle relazioni sociali tra i
componenti di una comunità o di un gruppo. Nulla di radicalmente nuovo
ma pur sempre qualcosa da riscoprire in vista di una pratica cosciente
e permanente, oltre che interessante.
Vediamo allora, molto brevemente, come si tradurrebbero, nelle relazioni
di gruppo, questi tre aspetti di Affinità – Complicità – Intimità.
Affinità
Affinità vuol dire essere in Sintonia (culturalmente, moralmente, ecc.)
con i componenti della comunità, almeno sui principi base del vivere
assieme. E infatti si parla di Comunità di Affini i cui membri decidono,
liberamente e volontariamente, di associarsi. Questo non vuol dire identità
culturale, cioè l’essere identici, ma essere compatibili pur nell’ambito
di una varietà di opzioni e di inclinazioni differenti.
Complicità
Complicità vuol dire Intesa sulle cose da fare e sulle decisioni da prendere.
Questo perché, sulla base delle Affinità, si instaura un Accordo quasi
implicito e una Voglia di fare cose in comune e di prendere decisioni compatibili.
La complicità emerge come percezione accurata della realtà e sensibilità
nei confronti degli altri, e risulta in atteggiamenti e comportamenti che
sono in armonia con le esigenze di base dei membri della comunità.
Intimità
L’intimità tra i membri di una comunità significa avere rapporti sociali
estesi e ripetuti che possono essere tanto più piacevoli e voluti quanto
più sono caratterizzati dall’affinità e dalla complicità tra le persone
che si relazionano. Nella realtà attuale questo si configura anche come
intimità virtuale nel senso che si può essere in stretto contatto (comunicativo,
visivo) anche con persone che abitano in luoghi abbastanza lontani.
Già adesso le comunità basate su una comunanza di intenti, di visioni,
di interessi (vedi: Intentional
Communities)
sono un esempio pratico della unione di questi tre fattori (affinità -
complicità – intimità) qui delineati molto brevemente.
In sostanza, volontà personali e potenzialità tecnologiche vanno sempre
più a mettere in crisi i dinosauri, cioè le grandi organizzazioni burocratiche
e soffocanti gli individui che hanno caratterizzato il secolo passato,
in primo luogo lo stato.
Come ha detto un grande profeta del passato, “lasciate che i morti seppelliscano
i loro morti” (Luca 9 : 60).