BASTA !

Bisogna Abolire lo STAto !

 

Crimini & Misfatti
dello stato italiano dalle origini ai giorni nostri

 


1860-1875 - La piemontesizzazione degli stati italiani : la destra al potere


 

1860
11 Maggio. Un manipolo di oltre 1000 "clandestini", guidati da un avventuriero di nome Garibaldi, sbarca sulle coste siciliane.

14 Maggio. Garibaldi assume la dittatura in Sicilia nel nome di Vittorio Emanuele re d'Italia. Emana un decreto per la leva in massa di tutti gli uomini validi dai diciassette ai cinquanta anni.

4 Agosto. A Bronte, Nino Bixio, uno dei capi dei clandestini, fa fucilare sei persone per "dare un terribile esempio alla popolazione di quel paese e dei paesi vicini" [dalla lettera alla moglie], contro l'invasione delle terre.

7 Settembre. I clandestini occupano Napoli e, conquistando il potere, si trasformano da briganti in "eroi".

11 Settembre. L'esercito piemontese, sotto il comando del generale Enrico Cialdini, invade lo stato Pontificio.

18 Settembre. A Castelfidardo l'esercito piemontese sconfigge le truppe pontificie. L'Umbria e le Marche vengono occupate e annesse al regno Sabaudo.

11 Ottobre. In un discorso al Parlamento Piemontese, Cavour chiede la "annessione senza condizione, dei popoli dell'Italia meridionale" al regno Sabaudo [Discorsi Parlamentari del conte Camillo Benso].

26 Ottobre. Vittorio Emanuele entra di prepotenza con il suo esercito nel regno di Napoli  e riceve dal capo dei briganti, Giuseppe Garibaldi, il titolo di "re d'Italia."

Introduzione del monopolio statale del sale, dei tabacchi, del gioco del lotto, per puntellare il bilancio dello stato. Inizia la spremitura del popolo da parte dello stato.

 

1861
17 Marzo. Viene proclamata a Torino la nascita del nuovo stato, sorto da una serie di invasioni (regno delle Due Sicilie, stato Pontificio) seguite da annessioni.

Il nuovo stato si presenta : tasse e coscrizione militare.
Scoppia la rivolta contro la stato, ad opera principalmente dei contadini. Verrà bollata come 'brigantaggio'.

15 Luglio. Il generale Enrico Cialdini riceve i pieni poteri per attuare la repressione di qualsiasi fenomeno di insurrezione nell'Italia meridionale.
Dal 1861 al 1865 lo stato eseguirà più di 5000 condanne a morte (la cifra ufficiale è di 5212), per la maggior parte contadini.

9 Ottobre. Con i decreti Ricasoli vengono estesi a tutta l'Italia sotto il dominio piemontese gli ordinamenti centralizzatori della legge Rattazzi del 1859. Il prefetto, di nomina regia, diventa il rappresentante periferico del governo.

8 Dicembre. Lo spagnolo José Borjes che aveva guidato in Lucania la lotta contro i piemontesi viene catturato e subito fucilato, senza processo.

 

1862
1-3 Gennaio. Insurrezione popolare a Castellammare del Golfo al grido di "Abbasso la leva, viva la Repubblica, viva Francesco II". Viene repressa dall'esercito.

6 Agosto. La Camera introduce l'imposta sulla ricchezza mobilie, abolisce i porti franchi, aliena una parte dei beni demaniali e dei beni ecclesiastici, istituisce il corpo delle guardie doganali. La piovra fiscale dello stato si estende sull'Italia. 

 

1863
8 Maggio. Grande dimostrazione operaia a Torino : la polizia interviene e opera numerosi arresti.

6 Agosto. A Pietrarsa (Napoli) bersaglieri e carabinieri sparano su una folla di operai in sciopero : due morti e numerosi feriti.

15 Agosto. La legge speciale sul cosiddetto 'brigantaggio' (Legge Pica) introduce nel Mezzogiorno i tribunali militari e la fucilazione per chi si ribella ai soprusi del nuovo stato, promette riduzioni di pene ai delatori e a chi si sottomette, istituisce il domicilio coatto per coloro che le giunte provinciali definiscono vagabondi, oziosi o camorristi. In base alla legge Pica vengono incarcerate nella sola Basilicata oltre 2500 persone e più di 500 sono inviate al domicilio coatto.

 

1864
Febbraio. I soldati impegnati nella repressione contro il cosiddetto 'brigantaggio' raggiungono la cifra di 116.000 uomini.

21-22 settembre. Soppressione della protesta a Torino contro il trasferimento della capitale a Firenze. La polizia e l'esercito sparano sui dimostranti : oltre 180 morti.

30 Aprile. Il Parlamento proroga la liberticida e repressiva legge Pica.

 

1865
20 Marzo. Promulgazione della legge di unificazione amministrativa del Regno d'Italia. Vengono accentuati i caratteri di accentramento decisionale e vengono estesi i poteri discrezionali dei prefetti, organi provinciali del potere centrale.

2 Aprile. Entra in vigore in tutto il regno d'Italia il codice civile che ribadisce l'inferiorità giuridica delle donne.

 

1866
1 Maggio. Introduzione del corso forzoso della valuta (cioè sospensione della convertibilità in oro dei biglietti di banca) che è l'equivalente, nei tempi moderni, della tosatura della moneta operata dai signori durante il medio evo. Lo stato si mette così al riparo dalla bancarotta a danno della collettività.

20 Giugno. Dichiarazione di guerra all'Austria. Iniziano le disfatte che, nei libri di testo della scuola statale, andranno sotto il nome di III guerra d'indipendenza.

24 Giugno. Sconfitta di Custoza. L'esercito italiano, al comando del generale Lamarmora, pur superiore per numero, è costretto, dalle truppe austriache, a ritirarsi.

7 Luglio. Promulgazione della legge che autorizza l'esproprio dei beni delle congregazioni e degli ordini religiosi a favore dello stato. Si tratta dell'ennesimo furto volto a sanare il bilancio statale ulteriormente dissestato dalle avventure belliche.

20 Luglio. Sconfitta della flotta italiana a Lissa. Nonostante la sua superiorità numerica la flotta italiana, al comando dell'ammiraglio Pellion, subisce l'affondamento della cannoniera Palestro (231 morti) e della nave ammiraglia Re d'Italia (318 morti). Prova evidente di inettitudine strategica senza limiti.

16-22 Settembre. Insurrezione popolare a Palermo repressa nel sangue dall'esercito sotto il comando del generale Cadorna.  Migliaia le persone arrestate e numerose le condanne a morte o ai lavori forzati.

 

1867
11 Febbraio. Il governo cerca di far approvare una legge che impone il divieto di tenere comizi sulle leggi ecclesiastiche. Questa volta il tentativo di imbavagliare la libertà di espressione fallisce con la caduta del ministero Ricasoli.

15 Agosto. Promulgazione della legge per la confisca dei beni immobili di tutti gli enti religiosi non precedentemente soppressi. Sono coinvolti circa 25.000 enti ecclesiastici il cui patrimonio viene assorbito, cioè rubato, dallo stato. La vendita delle terre, situate in prevalenza nell'Italia meridionale, servirà allo stato per incamerare contante e sopravvivere fino ad ulteriori ruberie.

 

1868
21 Maggio. L'imposta sul macinato è approvata dalla Camera. Viene stabilito il pagamento, a partire dal 1 gennaio 1869, di 2 lire ogni quintale di grano macinato, di 1,20 lire per ogni quintale di avena, di 0,80 lire per il granturco e la segala e di 0,50 lire per gli altri cereali. L'imposta colpisce in particolare le classi popolari; si calcola che sottragga ai lavoratori il salario di 10 giornate lavorative all'anno.

8 Agosto. Concessione del monopolio dei tabacchi a banchieri e uomini d'affari con la partecipazione dello stato al 40% degli utili più una anticipazione di 180 milioni. Si ripropone il modello di monopoli promossi dallo stato e di rendite parassitarie a vantaggio dei ceti burocratici.

24 Dicembre. In una lettera ai suoi elettori per spiegare la sua rinuncia al mandato parlamentare, Giuseppe Garibaldi esprime la sua ripugnanza ad avvicinarsi ad un governo "che si potrebbe chiamare la negazione di Dio" e conclude affermando : "Ma che volete si ottenga da un governo non atto ad altro che a far l'esattore di tasse e il delapidatore della sostanza pubblica".

 

1869
1 Gennaio. Entra in vigore l'imposta sul macinato. Iniziano i moti di rivolta e le proteste. Le agitazioni contro l'imposta vengono stroncate duramente dalle forze repressive dello stato; in totale, fino all'abolizione dell'imposta, la repressione di stato farà più di 250 morti e un migliaio di feriti.

 

1870
10 - 11 Marzo. Inasprimento delle imposte dirette e indirette per puntellare il bilancio dello stato.

12 Agosto. Arresto di Giuseppe Mazzini a Palermo. Viene accusato di preparare una insurrezione in Sicilia.

16 Agosto. Approvazione da parte del Parlamento di uno stanziamento straordinario di 40 milioni per le spese militari in vista dell'invasione di Roma. Così vengono utilizzate dallo stato le risorse finanziarie ottenute con l'aumento delle imposte.

27 Agosto. Fucilazione del caporale Pietro Barsanti per aver guidato in Marzo un tentativo repubblicano di sommossa.

12 Settembre. L'artiglieria italiana sfonda le mura di Porta Pia e le truppe invadono Roma occupando la città. Il Pontefice si pone in salvo nei palazzi del Vaticano.

 

1871
19 Luglio. Promulgazione della legge di riforma dell'esercito che si ispira al modello prussiano.

18 Agosto. Con decreto ministeriale, lo stato mette al bando il comitato napoletano dell'internazionale.

12 Dicembre. Quintino Sella, il sempiterno ministro delle finanze, propone nuove tasse (trasporti, registro e bollo, ecc.) e l'emissione di carta moneta. Spremi (cioè tassa) e stampa (cioè deprezza il valore della moneta) rimarranno per sempre i cardini della politica economica e fiscale dello stato italiano.

 

1872
6 Agosto. Sciopero generale a Milano e in varie parti d'Italia con conseguente repressione e numerosi arresti da parte dello stato.

 

1873
30 Aprile. Costruzione di un nuovo arsenale a Taranto con una spesa di 23 milioni. Lo stesso Quintino Sella, il tartassatore, considera questa spesa una follia.

6 Maggio. Estensione alla provincia di Roma della legge di soppressione degli ordini religiosi. Vengono chiusi 472 conventi comprendenti circa 8000 tra frati e suore. Lo stato incamera più di 8 milioni.

 

1874
2 Agosto. Sotto il ministero Minghetti vengono arrestati esponenti della Alleanza Repubblicana (Aurelio Saffi, Alessandro Fortis).

8 Agosto. Vengono arrestati esponenti della sezione italiana dell'Internazionale, tra cui Andrea Costa, per aver promosso un tentativo insurrezionale a Imola. Saranno processati per "cospirazione e internazionalismo".

19 Dicembre. Rifiutando un dono della Camera di 100.000 lire, Giuseppe Garibaldi scrive al figlio Menotti : "Avrei perduto il sonno, avrei sentito ai polsi il freddo delle manette, le mani calde di sangue, ed ogni volta che mi fossero giunte notizie di depredazioni governative e di pubbliche miserie mi sarei coperto il volto dalla vergogna".

 

1875
3 Giugno. Il governo propone di dare alla polizia e alle autorità militari poteri eccezionali per combattere la mafia. Francesco Crispi (lo stesso che, una volta al potere, reprimerà nel sangue i Fasci dei Lavoratori in Sicilia) opponendosi al provvedimento afferma che è il governo, e non la natura dei luoghi o l'istinto degli abitanti, il responsabile dell'aumento dei reati in Sicilia.
La Camera approva una legge che rafforza i poteri dei prefetti e dà loro la facoltà di inviare al domicilio coatto da uno a cinque anni le persone ammonite e sottoposte a sorveglianza.

 


 

1876-1886 La meridionalizzazione dello stato italiano : la sinistra al potere