Programma del Partito Tedesco dei Lavoratori

(1920)

 


 

Note

Il Partito dei Lavoratori Tedeschi venne fondato dal fabbro Anton Drexler nel 1919. Adolf Hitler vi aderì fin dall'inizio (tessera n°7).
Il programma, redatto nel Febbraio 1920 è un misto di populismo, nazionalismo, razzismo.
Nel 1921 il partito cambierà nome e si chiamerà Partito Nazional Socialista dei Lavoratori Tedeschi e Hitler ne assumerà la guida.
Riferendosi a questo programma e a quello dei fasci italiani di combattimento (1919), Ignazio Silone scriverà ne "La scuola dei dittatori" : "È molto significativo che in Italia come in Germania, oggi, 1939, sia proibita la diffusione dei programmi iniziali dei movimenti che detengono il potere."

 


 

Il programma del Partito Tedesco dei Lavoratori risponde alle esigenze del nostro tempo. I capi respingono l'idea di aggiungere nuovi scopi ad esso dopo che quelli in esso formulati siano stati raggiunti, soltanto allo scopo di rendere possibile il sopravvivere del partito, mediante una insoddisfazione delle masse artificialmente alimentata.

1) Noi vogliamo la fusione di tutti i tedeschi in una grande Germania sulla base del diritto d'autodecisione dei popoli.

2) Vogliamo l'equiparazione dei diritti del popolo tedesco di fronte a quelli delle altre nazioni e la soppressione dei trattati di Versailles e di St. Germain.

3) Vogliamo Terra e Spazio per l'alimentazione del nostro popolo e la vita del nostro eccesso di popolazione.

4) Cittadino può essere soltanto colui che fa parte del popolo (Volksgenosse). Volksgenosse può essere soltanto colui che e di sangue tedesco, senza riguardo alla confessione. Nessun ebreo pertanto può far parte del popolo.

5) Chi non è cittadino deve poter vivere in Germania soltanto come ospite e pertanto sottostare alla legislazione che regola gli stranieri.

6) Il diritto di decidere sul governo e leggi dello stato spetta solo al cittadino. Perciò vogliamo che ogni ufficio pubblico, di qualunque specie, sia del Reich che delle province e dei comuni, venga occupato soltanto da cittadini. Noi combattiamo la corruzione parlamentare secondo la quale i posti vengono conferiti unicamente secondo punti di vista di partito senza riguardo a capacita e disposizioni.

7) Vogliamo che lo stato si impegni in prima linea a dar lavoro e possibilità di vita ai cittadini. Se non e possibile nutrire l'intera popolazione dello Stato, sarà necessario espellere gli stranieri (i non cittadini) dal Reich.

8) Ogni nuovo afflusso di stranieri deve essere evitato. E vogliamo anche che tutti i non tedeschi, che sono immigrati in Germania dal 2 agosto 1914, vengano costretti immediatamente a lasciare il territorio germanico.

9) Tutti i cittadini devono possedere uguali diritti e doveri.

10) Primo dovere di ogni cittadino è quello di produrre spiritualmente o materialmente. L'attività del singolo non deve andar contro gli interessi della comunità, ma deve svolgersi nella cornice e nell'interesse del tutto. Pertanto vogliamo:

11) L'eliminazione delle entrate ottenute senza lavoro e fatica, la distruzione della schiavitù del censo.

12) Considerati i sacrifici immani di beni e di sangue, che ogni guerra costa al popolo, l'arricchimento personale in seguito alla guerra deve venir considerato come delitto contro il popolo. Pertanto vogliamo il sequestro completo di tutti i guadagni di guerra.

13) Vogliamo la statizzazione di tutte le imprese sinora già socializzate (Trust).

14) Vogliamo la compartecipazione agli utili nelle grandi imprese.

15) Vogliamo un generoso sviluppo della previdenza per la vecchiaia.

16) Vogliamo la costituzione di un sano ceto medio e la sua conservazione, l'immediata comunalizzazione dei grandi magazzini commerciali e il loro appalto a prezzi modici a piccoli commercianti, e particolarissimi riguardi verso tutti i piccoli commercianti per rifornimenti allo stato, alle regioni e ai comuni.

17) Vogliamo una riforma agraria confacente alle nostre necessità nazionali, e la costituzione di una legge per il gratuito sequestro di terreni per scopi di pubblica utilità, nonché l'abolizione dei tributi fondiari e l'eliminazione di ogni speculazione terriera.

18) Vogliamo una campagna senza scrupoli contro coloro che danneggiano con la loro attività il pubblico interesse. Volgari criminali, speculatori, frodatori, ecc. devono venir puniti con la morte, senza riguardo a confessione o razza.

19) Vogliamo la sostituzione del diritto romano, orientato verso un ordinamento materialistico del mondo, con un diritto germanico.

20) Per rendere possibile a ogni tedesco abile e laborioso il raggiungimento di una più elevata educazione e con ciò il pervenire ai posti di comando, lo stato deve curare tutto un nuovo sviluppo della nostra educazione nazionale. I programmi di insegnamento di tutti gli istituti di educazione devono venire adeguati alle necessità della vita pratica. L 'intendimento del concetto di stato deve già essere reso possibile all'età in cui si inizia il raziocinio, da parte della scuola. Noi vogliamo l'educazione a spese dello stato dei fanciulli di poveri genitori, se particolarmente dotati, senza riguardo a condizione o professione.

21) Lo stato deve prendersi cura dell'elevamento del livello della salute pubblica con la protezione della madre e del bambino, il divieto del lavoro dei fanciulli, col promuovere lo sviluppo fisico mediante la protezione del dovere della ginnastica e dello sport, e con la massima protezione di tutte le associazioni che mirano all'educazione fisica del popolo.

22) Vogliamo l'abolizione dell'esercito assoldato, e la costituzione di una armata del popolo (Volkswehr).

23) Vogliamo la lotta delle leggi contro la consapevole menzogna politica e la sua diffusione a mezzo della stampa. Per rendere possibile la costituzione di una stampa germanica, vogliamo che:
a) tutti i redattori e collaboratori di giornali, che appaiono in lingua germanica, siano volksgenossen.
b) che i giornali non tedeschi necessitino per la loro pubblicazione del gradimento espresso dello stato. Essi non dovranno uscire in lingua tedesca.
c ) che ogni compartecipazione finanziaria a giornali tedeschi o influsso d'altro genere da parte di non tedeschi venga legalmente proibito, e che ogni violazione di detta regola importi la pena della chiusura dell'impresa e la immediata espulsione dal Reich dei tedeschi colpevoli. Giornali che si pongano contro il bene pubblico devono venir proibiti. Vogliamo la lotta delle leggi contro una tendenza letteraria e artistica, che esercita un influsso corruttore sulla vita del nostro popolo, e la chiusura degli spettacoli, che contravvengono alle sopraddette esigenze.

24) Vogliamo la libertà di tutte le confessioni religiose nello stato, finché esse non ne mettano in pericolo l'esistenza o contravvengano al costume e alla morale della razza germanica. Il partito come tale promuove il punto di vista di un cristiano positivo senza ancorarlo confessionalmente a una determinata religione. Combatte lo spirito giudaico e materialistico dentro e fuori di noi ed e convinto che un risanamento durevole del nostro popolo può aver luogo soltanto dall'interno sul fondamento del principio che il bene comune va innanzi al bene proprio.

25) Per l'attuazione di tutto quanto precede vogliamo: la costituzione di un forte potere centrale del Reich. Autorità assoluta del parlamento centrale sull'intero Reich e le sue organizzazioni in generale. La formazione di camere delle categorie e delle professioni per l'attuazione nei singoli stati della confederazione delle leggi emanate dal Reich. I capi del partito promettono, se necessario a costo della loro vita, di impegnarsi in assoluto all'esecuzione di tutti i sopraddetti punti.

 


 

Per un confronto tra fascismo italiano e nazional socialismo tedesco si consiglia di leggere anche
Il programma dei fasci di combattimento (1919)

 


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