I problemi presunti (^)

   L'attuale dibattito politico e culturale è incentrato sugli stessi temi degli ultimi duecento anni, dibattuti e affrontati nell'identica maniera stereotipata come durante tutto il corso del ventesimo secolo.
   Per quanto riguarda l'elaborazione sociale, sembra di procedere in circolo, ripercorrendo argomenti familiari, mettendo quasi mai in discussione la fondatezza di alcune convinzioni, sulle quali sono costruite teorie e basate decisioni e azioni. Non c'è quindi da stupirsi che il progresso nell'ambito delle scienze sociali sia così scarso, soprattutto se facciamo un confronto con le idee e le scoperte rivoluzionarie che sono emerse nelle scienze fisiche e nelle relative applicazioni in molti campi della tecnica.
   Per questo motivo, data l'assenza di un vero progresso delle scienze sociali (specialmente per quanto riguarda la politica, la sociologia e l'economia), dovremmo forse chiederci seriamente:

-  se stiamo con tutta sincerità focalizzando l'attenzione su temi e problemi reali e sostanziali o su argomenti pretestuosi e fittizi;
-  se il modo in cui affrontiamo questi temi e problemi è davvero ricco di creatività, capace di condurre a risultati effettivi sotto il profilo teoretico e pratico.


I problemi reali (^)

   I problemi maggiormente dibattuti ancora al giorno d'oggi fanno riferimento alle seguenti contrapposizioni:

  -  Capitalismo / Anticapitalismo
  -  Globalismo / Antiglobalismo
  -  Socialismo / Antisocialismo
  -  Terrorismo / Antiterrorismo.

   Il punto centrale dei saggi seguenti è che i temi e i problemi reali che dovrebbero essere affrontati e dibattuti sono nascosti dietro queste contrapposizioni fittizie.
   Inoltre, all'interno di queste coppie fittizie, possiamo scoprire che un contrasto è implicitamente assunto tra libertà personale da una parte, e uguaglianza, protezione e ordine sociale dall'altra.
   Ciò che viene sostenuto, anche da persone ricche di buone intenzioni, è che, al fine di garantire l'uguaglianza, la protezione e l'ordine sociale, è necessario che rinunciamo a una parte (più o meno consistente) di libertà personale a favore di alcune persone designate all'interno di una organizzazione riconosciuta.
   Questo è il nucleo e l'essenza vera del problema.
   Diversamente da ciò, la tesi principale che verrà qui sostenuta è:

-  che non vi è opposizione tra libertà ed uguaglianza, considerando che la più importante fonte e forma di uguaglianza consiste nell'uguale godimento della libertà;

-  che la libertà personale è associata alla protezione e al benessere sociale, o meglio, che la libertà è la sorgente e la componente essenziale per il benessere personale e che il benessere personale è la condizione necessaria per la protezione e il benessere di tutti;

-  che l'unico modo per assicurare la sicurezza è di non distruggere la libertà delle persone, perché, come è già emerso in passato, tutte le volte che distruggiamo la libertà personale, la sicurezza di ognuno, fatta eccezione (temporaneamente) per gli strati dominanti, è totalmente compromessa.

Dai problemi alle soluzioni (^)

   Le persone creative sono solite affermare che il compito più arduo nella ricerca di una soluzione consiste nel trovare (cioè definire, descrivere, dissezionare, ecc.) il problema. Solo dopo che questo passaggio è stato eseguito in maniera soddisfacente, si può iniziare a progettare una soluzione.
   Altrimenti, stiamo solo ingannando noi stessi e rendendo vani tutti gli sforzi impiegati verso un risultato positivo.
   Questo è il motivo per cui i problemi sociali sembrano insolubili o di così difficile soluzione se confrontati con i problemi della tecnica. Non è perché questi ultimi sono semplici e presentano soluzioni scontate; è perché nel loro caso i ricercatori hanno messo a fuoco in maniera efficace i veri problemi. Invece, nel campo sociale, i politici, i ricercatori e anche la gente comune hanno sovrapposto ai problemi reali tutta una serie di fronzoli fantasiosi e di fabbricazioni mentali fantastiche al punto che, alla fine, mondi fittizi hanno preso il posto di realtà effettive.
   Questo è, almeno, quanto verrà sostenuti nei saggi qui presentati. L'attenzione è concentrata su:

  -  Capitalismo
  -  Globalismo
  -  Socialismo
  -  Terrorismo

   Lo scopo principale è quello di:

-  analizzare il retroterra storico di questi temi;
-  accertare quanto rilevante sia, nel contenuto e nella forma, il dibattito al loro riguardo;
-  avanzare la tesi che questi temi controversi vengono usati (consciamente o inconsciamente) per coprire problemi molto più rilevanti, pressanti e potenzialmente perturbatori della realtà attuale.

   Ciò che dovrebbe emergere, alla fine, è una visione non convenzionale (e per questo altamente discutibile) tendente a ispirare soluzioni non convenzionali (e per questo notevolmente varie), lontane dall'uniformità e dalla banalità del modo di pensare e di agire dei giorni nostri.