Gian Piero de Bellis

Italiani: razzisti, bulli, moralmente marci

(Gennaio 2010)

 


 

Le notizie che arrivano dall’Italia, da quel di Rosarno (Calabria), dipingono un quadro allucinante della miseria morale di un popolo la cui stragrande maggioranza ha perso qualsiasi senso di moralità e qualsiasi barlume di civiltà.

L’Italia è oramai la culla dell’inciviltà, del sopruso, dello sfruttamento.

Già all’inizio del 2009 la BBC aveva prodotto un servizio giornalistico per mostrare le condizioni inumane in cui erano tenuti i lavoratori cosiddetti extra-comunitari. Dieci ore al giorno di lavoro per una paga miserevole (si dice 20 euro al giorno ma in molti casi sembra anche meno); sistemazione in una fabbrica o altri locali abbandonati, senza servizi igienici, senza riscaldamento; stanze fatte con i muri di cartone.

Il tutto nell’indifferenza più totale della maggior parte delle persone del luogo e dei giornalisti italiani (dei giornali di larga tiratura) che invece di far circolare l’informazione erano tutti impegnati a riferire sulle avventure sessuali del presidente del consiglio Silvio Berlusconi e a dibattere sul fatto se George Clooney fosse un finocchio oppure no.

Per quanto riguarda poi le autorità locali, cioè i mangiapane a tradimento dello stato mafioso, da quelli non c’era da aspettarsi nulla e nulla hanno fatto per porre fine ad una situazione di sfruttamento e di degrado allucinanti.

Insomma, per farla breve, l’Italia del nuovo millennio è una latrina morale di proporzioni gigantesche. In questa latrina bisogna solo defecare e allontanarsi. Bene quindi hanno fatto i lavoratori internazionali ad andarsene via da Rosarno.

Il messaggio da essi lanciato agli sfaccendati di Rosarno e a tutti i razzisti buoni a niente d’Italia è uno solo: pulitevi i vostri cessi e smettetela di sfruttare gli esseri umani.

Il problema poi all’origine della rivolta di Rosarno non è tanto lo sfruttamento quanto la violenza dei bulli razzisti italici contro i lavoratori. A questo riguardo lo stato italiano non interviene perché è esso stesso la massima espressione del bullismo e del razzismo nazionali. A cominciare dalla feccia massima, il ministro del disordine interno, il razzista Maroni Roberto.

 

In questo quadro di una desolazione infinita, due note positive.

1. Alcune voci di denuncia come quella di Antonello Mangano che di recente ha pubblicato un libro dal titolo formidabile, Gli Africani salveranno Rosarno e probabilmente anche l’Italia.

2. L’inizio di un risveglio delle coscienze e di un movimento di protesta con la proclamazione di uno “Sciopero degli stranieri” programmato per il 1 Marzo 2010.
http://primomarzo2010.blogspot.com/

In questa Italia affogata nel sudiciume più ributtante fatto di razzismo e di bullismo, gli unici esseri umani sono in definitiva gli stranieri, in tutti i sensi, cioè coloro che si dichiarano e mostrano apertamente di essere estranei e contro questo marciume schifoso che rischia di sommergere tutti.

 

 


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