Giuseppe Policaro

" Mancò la fortuna, non il valore": questo cita una lapide posta al kilometro 111 della strada che congiunge El Alamein con Alessandria d'Egitto.

Non molti conoscono però cosa accadde più di 60 anni fa ad El Alamein, un piccolo paese egiziano in pieno deserto. La storia recente è stata infatti fino a poco tempo fa ideologicamente e politicamente "interpretata", nascondendo pagine importanti ed eroiche del Popolo Italiano. Il rapporto tra presente e passato è fondamentale quale premessa per un futuro migliore: solo con lo studio corretto della storia possiamo mirare ad una vera evoluzione della società.

Nella battaglia di El Alamein del 1942, volutamente dimenticata, le forze dell'Asse si contrapposero ai Britannici in sanguinosi scontri che videro complessivamente la morte di 17.000 italiani. Le nostre forze erano rappresentate dalle divisioni Trieste, Littorio, Trento, Bologna, Ariete, Brescia, Folgore, Pavia, e dal 31° Guastatori. La battaglia fu aspra e cruente [sic] contro un avversario superiore per numero di soldati , artiglieria, carri e munizioni. Tutte le divisioni sopra richiamate combatterono fino all'ultimo anelito, distinguendosi per tenacia ed attaccamento alla Patria.

In particolare anche gli Inglesi riconobbero questo sforzo militare: famosa è la frase del Generale Montgomery: "dobbiamo inchinarci ai leoni della Folgore".

D'altro canto lo stesso Feldmaresciallo tedesco Rommel, relativamente alla battaglia di El Alamein, ammise: "Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il Bersagliere Italiano ha stupito il soldato tedesco".

La Provincia di Novara ha voluto ricordare la battaglia del 1942 con un concorso di storia per i ragazzi delle scuole superiori, che ha visto la partecipazione di 55 studenti coordinati da 21 insegnanti. Una partecipazione massiccia, a maggior ragione se si considera che quella di quest'anno era la prima edizione e che altri concorsi storici presenti da più anni hanno avuto minor riscontro di interesse. I migliori elaborati sono stati inoltre premiati con un viaggio studio nei luoghi della battaglia.

A prescindere dalla partecipazione, il risultato maggiore di questo concorso è stato quello di far capire ai giovani che gli alti valori di fedeltà e di attaccamento alla Patria presenti un tempo possono esistere ancora oggi; nostro dovere precipuo è quello di ricordare ed onorare chi ha combattuto ed è morto eroicamente con l'Italia nel cuore.