Gian Piero de Bellis

Le SS e il metodo scientifico

(Agosto 2012)

 


 

Nei testi di Logica, una parte importante è dedicata alla presentazione delle fallacie, che sono errori di vario tipo (materiali, psicologici, logici) commessi nel corso della attività di ricerca o di presentazione della ricerca.

Tra le fallacie psicologiche vi è quella, catalogata come fallacia ad hominem in cui, attaccando una persona, si intende distruggere l'idea o la teoria propugnata da quella persona. Un esempio al riguardo è il seguente: “I nazisti condannarono la teoria della relatività perché Einstein era un Ebreo.”

L'esempio è molto calzante per il discorso che qui si vuole sviluppare perché mette in chiaro, in maniera esemplare, l'opposizione esistente tra ideologia politica e metodo scientifico. I nazisti e i vari corpi attraverso cui il partito nazionalsocialista agiva, e in particolare le SS, erano interessati esclusivamente a manipolare i cervelli delle persone in vista dell'accettazione della loro ideologia e dell'affermazione del loro dominio. Nel loro pensare e agire il metodo scientifico non aveva alcun peso.

Quindi il nazionalsocialismo, nonostante i successi veri o presunti dei primi anni al potere, se fosse durato più a lungo avrebbe di certo dovuto fare i conti con l'emergere, a livello di massa, di un nazional cretinismo, che avrebbe via via rimpiazzato la scienza con la scemenza e avrebbe agito come un freno colossale a qualsiasi dinamica di progresso. In sostanza, se il regime nazionalsocialista fosse continuato a lungo, la Germania sotto Hitler e i suoi successori sarebbe probabilmente diventata, a tempo debito, una grande DDR, cioè un carrozzone politico-burocratico, tecnologicamente ed economicamente arretrato.

Questo perché l'assenza di metodo scientifico significa la moltiplicazione delle fallacie e quindi il decadimento morale e materiale degli individui e delle comunità che ne sono affette.

Per fortuna la Germania nazista è crollata e altri scenari sono emersi in cui l'interesse per il metodo scientifico e lo sviluppo della tecnica hanno di nuovo occupato un posto centrale per i tedeschi del settore occidentale, e questo ha costituito uno dei fattori più importanti della loro rinascita. Nel settore orientale l'ideologia ha continuato a farla da padrona e sappiamo con quali risultati.

Purtroppo le SS e il loro disprezzo per la scienza non sono fenomeni che scompaiono una volta per tutte. Altre SS, non così macabre e terribili ma pur sempre refrattarie e soffocanti nei confronti del metodo scientifico sono presenti tra noi, in Europa e in Italia.
Attraverso le nuove SS altre scemenze nazional popolari hanno preso il posto della scienza e della ricerca scientifica condotta attraverso il metodo scientifico.

Le SS a cui faccio riferimento sono le Scuole Statali.

Il compito essenziale delle moderne SS è la propaganda a favore del Grande Fratello per formare ometti e donnine che pensino e agiscano come semplici ingranaggi del meccanismo statale e come casse di risonanza per diffondere in continuazione i messaggi propagandistici dello stato.

Il prodotto delle SS è l'idiota di massa che è facilmente riconoscibile quando apre bocca ed esprime le opinioni che gli sono state impiantate nel cervello che non sono altro che idiozie colossali diventate per lui verità incontrovertibili.

L'idiota di massa delle Scuole Statali, mostra, in particolare, questi tratti distintivi:

  • esprime affermazioni prive di qualsiasi supporto empirico o documentario. Infatti, non vi è alcuna necessità di trovare conferme a quanto si afferma quando si è convinti di essere portatori di dogmi impartiti dagli operatori delle SS.
  • diffonde dicerie, rumori, pettegolezzi come se fossero fatti comprovati certi. Questo è un aspetto direttamente conseguente al punto precedente.
  • è del tutto incapace di fare ricerca documentaria. Le SS utilizzano solo la lingua nazionale dello stato e forniscono tutta l'informazione di cui l'idiota ha bisogno in quella lingua, per cui non vi è né la capacità né il desiderio di confrontare notizie da fonti differenti in altre lingue.
  • discute intorno ad argomenti su cui non si è documentato oppure ha solo notizie di terza o di quarta mano (ad es. parla del contenuto di un libro che non ha neanche sfogliato). Del tutto immune dalla saggezza socratica del sapere di non sapere, l'idiota delle SS è convinto di sapere tutto ed è convinto che quello che ignora è qualcosa di nessuna importanza.
  • cerca sempre e solo conferme a quello di cui è già stato convinto dalla propaganda delle SS nelle due tendenze stataliste, di destra e di sinistra, per cui il suo è il classico cervello mummificato in cui nessuna nuova idea è entrata da tempo immemorabile. E il fatto di leggere autori e testi che esprimono posizioni anticonvenzionali o diverse dalle sue è qualcosa che fa orrore all'idiota di massa ed egli se ne vanta apertamente.
  • allarga il discorso a dismisura fino al punto che nessuno sa più di cosa si stia parlando. La tattica collaudata dell'idiota delle SS, quando viene confrontato da chi mette in dubbio le sue credenze, è quella di spaziare con brevi cenni sull'universo in modo da sviare l'attenzione dall'aspetto, divenuto controverso, su cui era iniziata la discussione.
  • infine, gli ometti e le donnine prodotti delle SS si affidano ai professionisti della politica e agli uomini mandati dalla provvidenza per prendere tutte le decisioni che essi non sanno e non vogliono prendere perché gli sbruffoni ignoranti sono, alla prova dei fatti, anche dei colossali cagasotto.

Tutto ciò è possibile perché l'idiota delle SS è stato ammaestrato a basare le sue convinzioni sulle emozioni più irrazionali (la patria, la bandiera, il sangue, la nazione, lo stato, ecc.) e sulle visioni più retrograde (la cultura nazionale, l'identità del passato, le radici nel territorio, ecc.) invece che sull'analisi razionale della realtà e sul metodo scientifico. Parole magiche e formule magiche dominano il cervello per cui abbiamo a che fare non con esseri pensanti ma con fantocci condizionati e programmati in serie durante gli anni di permanenza nelle SS (Scuole di Stato).

Le SS sono infatti un concentrato di tutte le idee stupide e obsolete che sono state elaborate negli ultimi cento anni e che sopravvivono e vengono perpetuate solo perché sono funzionali al potere.
Molti si chiedono come mai la rivoluzione non prenda piede in italia. Fino a quando permane il dominio dei cerebrolesi che sono stati lobotomizzati dalle SS non c'è alcuna speranza che qualcosa di nuovo avvenga nel Bel Paese là dove gli zombi imperano.

Eppure, eppure … qualcosa potrebbe iniziare a muoversi.

Internet, le migrazioni, gente che viene, gente che parte, il villaggio globale, l'usura delle idee vecchie, la voglia di sperimentare il nuovo …

Tutto ciò è importante perché qualcosa si muova, ma non basta. Occorre anche mettersi di buona voglia e acquisire una attitudine scientifica che non sorge spontaneamente. I sensi rozzamente sviluppati ti dicono che la terra è piatta mentre i sensi sviluppati su cui si basa la ricerca empirica condotta con metodo scientifico ti fanno capire e ti fanno accertare che la terrà è una sfera appiattita ai poli.

Ecco allora la necessità di sviluppare al massimo i propri sensi e soprattutto il senso critico, attraverso esperienze e sperimentazioni. Questo vuol dire farla finita, una volta per tutte, con le SS che

  • distruggono lo spirito di autonomia
  • uccidono la voglia di ricerca
  • soffocano la creatività e lo spirito critico.
È tempo di avviare esperimenti educativi che pongano questi aspetti al primo posto attraverso una pratica costante del metodo scientifico. Altrimenti il risultato sarà la riproposizione perenne della situazione descritta nelle parole di Tom Paxton:


What did you learn in school today
Dear little boy of mine?
What did you learn in school today
Dear little boy of mine?

I learned our government must be strong
It's always right and never wrong
Our leaders are the finest men
That's why we elect them again and again

And that's what I learned in school today,
That's what I learned in school.

(Tom Paxton)

Cosa hai imparato a scuola oggi
Piccolo ragazzo mio?
Cosa hai imparato a scuola oggi
Piccolo ragazzo mio?

Ho appreso che il nostro governo deve essere forte
Che è sempre nel giusto e mai nel torto
Che i nostri capi sono le persone più accorte
Ed è per questo che li eleggiamo tutte le volte

Questo è quello che ho appreso a scuola oggi
Questo è quello che ho appreso a scuola.

(Tom Paxton)


 


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